lunedì 25 febbraio 2013

Benvenuto Brunello 2013

Dopo la due giorni ilcinese ecco le mie impressioni a caldo sulle nuove annate presentate.
Due premesse sono d'obbligo: non ho assaggiato tutto e gli assaggi sono stati abbastanza veloci. 
Detto questo la 2008 mi ha dato l’idea della classica annata dove “la mano dell’uomo ha avuto il suo peso”, chi ha interpretato bene l’annata è riuscito a fare buonissimi vini e vice versa.
Con le dovute eccezioni mi è sembrata un’annata che si fa già bere con vini già abbastanza espressivi, giocati su note più scure rispetto ai 2007 e non da lungo invecchiamento.

venerdì 15 febbraio 2013

...che poi alla fine...perchè scegliere?!!

Un paio di settimane fa, una bellissima cena tra amici si è trasformata in un susseguirsi di emozione grazie a due vini che mi hanno letteralmente entusiasmato e forse non solo a me.
Partiamo dal primo... 
Approccio il Gravner Bianco 1991 con molto scetticismo ed anche ignoranza, è la prima volta che mi confronto con un suo vino dei vecchi tempi, i tempi della barrique.
Più volte mi è capitato di bere i vini gravneriani affinati in anfora e ne sono sempre uscito deluso. 
L’idea che mi sono fatto parlando con amici e conoscenti è che sono vini che si “amano” o si “odiano”. 
Io sono fra i secondi.  Li trovo privi di personalità e fatico proprio ad accostarli alla mia idea di vino. 
Questo invece mi ha letteralmente stregato, buonissimo.
Appena versato è reticente, ci mette un po’ ad aprirsi ma quando lo fà mette in mostra tutta la sua grande eleganza e si muove su fraganze minerali, agrumate e di fiori bianchi.

martedì 12 febbraio 2013

La Riserva del Fondatore Giulio Ferrari

Molti anni fa un giovane cantiniere trentino ebbe un’idea: trasferire la tradizione dei migliori Champagne francesi nella sua terra. Indovinate come si chiamava quel ragazzo?!! Bravi…Giulio Ferrari!
Era il 1902, e Giulio Ferrari, che veniva dagli studi effettuati presto la prestigiosa scuola di viticultura di Montpellier e dagli svariati viaggi studio tra Reims ed Epernay, iniziò ad avviare la sua cantina a Trento, piantando le prime barbatelle di Chardonnay sulla collina di Tenna.
Il risultato fu la produzione di pochissime bottiglie che nonostante l’elevato prezzo divennero ben presto poche per soddisfare le richieste di tutti i suoi estimatori. Ben presto iniziarono ad arrivare i primi riconoscimenti ed iniziò ad aumentare la produzione aziendale.